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REATI INFORMATICI

Corte di Cassazione penale: le videoriprese di persone conviventi integrano il reato di interferenze nella vita privata (art. 615-bis c.p.)

Per la Cassazione penale, Sez. V, sentenza 2 febbraio 2024, n. 4840 la fattispecie di cui all’art. 615-bis c.p. ha ad oggetto la protezione delle immagini della vita privata altrui, riprese all'interno del domicilio e tale reato sussiste anche quando sia posto in essere da persona convivente, in sua assenza. Secondo la Corte, infatti, la ripresa di vita privata altrui, anche operata da parte di un soggetto che viva o meno stabilmente all’interno dello stesso luogo, può essere lecita soltanto nel caso in cui l’autore stesso della condotta condivida con i medesimi soggetti e con il loro consenso l’atto della vita privata oggetto di captazione, consenso che deve emergere in forma chiara ed inequivocabile.
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