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REATI INFORMATICI

Prima condanna penale in Italia per false recensioni su TripAdvisor.

TripAdvisor celebra oggi il risultato di una sentenza decisiva in Italia che ha visto un truffatore seriale di recensioni online condannato al carcere. Scrivere recensioni false utilizzando un’identità falsa è un reato. Lo ha stabilito il Tribunale di Lecce, in uno dei primi casi legali nel suo genere. Il proprietario di una azienda che vendeva pacchetti di recensioni false ai business dell’ospitalità in Italia, è stato condannato a 9 mesi e al pagamento di circa 8mila euro per spese e danni.

L’operazione della Polizia postale, il cui nome in codice è Fake Food, è iniziata nel 2015 quando un ristoratore di Trieste ha comunicato di avere ricevuto un’email con cui veniva proposto un servizio di recensioni positive dietro compenso. Per 100 euro si acquistavano 10 recensioni positive, pagando 170 euro si aveva diritto a 20 recensioni e, per godere di 30 recensioni era necessario un esborso di 240 euro, versati su carta prepagata o per bonifico bancario.

Le truffe su recensioni a pagamento – aziende o individui che “vendono” recensioni false a proprietari di business – sono una violazione della legge in numerose giurisdizioni ma questo è uno dei primi casi di esecuzione di una sentenza che ha portato a una condanna penale.

 TripAdvisor ha supportato il procedimento costituendosi parte civile e ha condiviso le prove raccolte dal suo team interno di investigazione frodi e fornito il supporto dei suoi consulenti legali italiani.

Come e’ stato scoperto il meccanismo?

Nel 2015, il team di investigatori delle frodi di TripAdvisor ha identificato l’azienda che operava illegalmente in Italia. Il primo passo è stato confermare l’identità della persona che stava dietro alle email e l’identità di altre persone che sospettavamo essere coinvolte nel business illecito. Il passo successivo è stato quello di stabilire che l’azienda non si era limitata a pubblicizzare servizi di vendita delle recensioni false, ma aveva realmente provato a postare recensioni fasulle sul sito. Si tratta di un passaggio importante perché a volte aziende o individui dichiarano di essere in grado di postare recensioni false o di influenzare TripAdvisor per poi sparire con i soldi una volta che il business dell’ospitalità ha sottoscritto un accordo per ricevere i loro “servizi”. Durante il corso delle indagini, le analisi tecniche hanno portato TripAdvisor ad identificare prima e poi a rimuovere o bloccare oltre 1.000 tentativi di invio di recensioni su TripAdvisor ad opera dell’azienda oggi condannata relative a centinaia di strutture. Tale azienda aveva cercato di superare gli esami minuziosi modificando regolarmente gli username e gli indirizzi email da cui venivano inviate le recensioni, ma i processi di identificazione delle frodi di TripAdvisor prevedono l’uso di una suite di tecnologie avanzate per valutare centinaia di attributi delle recensioni come gli indirizzi IP, il tipo di browser e persino la risoluzione dello schermo del dispositivo utilizzato dal recensore.

Dal 2015 TripAdvisor ha bloccato le attività di oltre 60 aziende di recensioni a pagamento a livello mondiale.
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