TUTELA DEI DATI PERSONALI
Il Consiglio UE respinge l'ultima bozza di Regolamento e-privacy: nel 2020 nuova proposta o abbandono della bozza.
Lo scorso Venerdì 6 Dicembre il COREPER (Comitato Permanente dei Rappresentanti presso il Consiglio dell'Unione Europea) ha rigettato la nuova e ultima bozza del cosiddetto Regolamento e-Privacy, che dovrebbe sostituire - coordinandosi al GDPR - la Direttiva sulla tutela dei dati personali su reti di comunicazioni elettroniche, ormai risalente al 2002.
Dunque un notevole passo indietro per una proposta legislativa non solo in discussione da anni, e che sarebbe dovuta entrare in vigore entro la fine del 2019, ma che priva di una regolamentazione omogenea, uguale in tutta la UE, settori delicati come i cookies o lo spam.
La nuova formulazione del testo rigettato il 6 Dicembre era stata proposta dalla Presidenza finlandese lo scorso 15 Novembre 2019.
Nel 2020 - sotto la presidenza tedesca o croata per i due semestri di riferimento - la UE dovrà decidere se riscrivere il Regolamento o abbandonare questo importante progetto legislativo.
Al momento, le aziende dovranno confrontarsi con quadri normativi nazionali disomogenei per la regolamentazione di cookies e invio di messaggi commerciali non sollecitati.
Dunque un notevole passo indietro per una proposta legislativa non solo in discussione da anni, e che sarebbe dovuta entrare in vigore entro la fine del 2019, ma che priva di una regolamentazione omogenea, uguale in tutta la UE, settori delicati come i cookies o lo spam.
La nuova formulazione del testo rigettato il 6 Dicembre era stata proposta dalla Presidenza finlandese lo scorso 15 Novembre 2019.
Nel 2020 - sotto la presidenza tedesca o croata per i due semestri di riferimento - la UE dovrà decidere se riscrivere il Regolamento o abbandonare questo importante progetto legislativo.
Al momento, le aziende dovranno confrontarsi con quadri normativi nazionali disomogenei per la regolamentazione di cookies e invio di messaggi commerciali non sollecitati.
