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Diritti e principi digitali: le presidenti della Commissione e del Parlamento europeo e il presidente del Consiglio firmano la dichiarazione europea.

Il 9 marzo 2021 la Commissione ha presentato la sua visione della trasformazione digitale dell'Europa entro il 2030 nella comunicazione "Bussola per il digitale: il modello europeo per il decennio digitale".

Nel settembre 2021 la Commissione ha presentato il Percorso per il decennio digitale, un solido quadro di governance per conseguire questi obiettivi digitali.

Nel gennaio 2022 la Commissione ha proposto la dichiarazione sui diritti e i principi digitali.

Nel novembre 2022 la Commissione, il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla dichiarazione. La dichiarazione si aggiunge alle precedenti iniziative digitali degli Stati membri, quali la dichiarazione di Tallinn sull'e-government, la dichiarazione di Berlino sulla società digitale e su un governo digitale fondato sui valori e la dichiarazione di Lisbona – "Democrazia digitale con uno scopo".

La Commissione ha inoltre condotto una consultazione pubblica aperta che ha mostrato un ampio sostegno ai principi digitali europei - 8 cittadini dell'UE su 10 ritengono utile che l'Unione europea definisca e promuova una visione comune europea in materia di diritti e principi digitali - nonché un'indagine speciale Eurobarometro. 

La dichiarazione e i diritti da essa contemplati trovano fondamento nei trattati e nella Carta dei diritti fondamentali. La dichiarazione si basa sulle politiche digitali esistenti, quali la protezione dei dati, la protezione della vita privata nell'ambiente digitale, i diritti dei lavoratori e la giurisprudenza della Corte di giustizia. La dichiarazione integra inoltre il pilastro europeo dei diritti sociali.

Oggi si è concretizzato il lavoro dell'UE sul suo "DNA digitale" con la formale adozione della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali. 

La dichiarazione:
  • llustra l'impegno dell'UE a favore di una trasformazione digitale sicura, protetta e sostenibile;
  • mette al centro le persone, in linea con i valori e i diritti fondamentali dell'UE;
  • conferma ai cittadini che i valori europei e i diritti e le libertà sanciti dal quadro giuridico dell'UE devono essere rispettati online così come offline.
Il testo, articolato in sei capitoli, guiderà i responsabili politici e le imprese che si occupano delle nuove tecnologie e orienterà inoltre l'approccio dell'UE alla trasformazione digitale in tutto il mondo. In concreto questi diritti e principi implicano: connettività digitale ad alta velocità e a prezzi accessibili ovunque e per tutti, classi ben attrezzate e insegnanti con le giuste competenze digitali, accesso agevole ai servizi pubblici online, un ambiente digitale sicuro per i bambini, disconnessione dopo l'orario di lavoro, la possibilità di ottenere informazioni facilmente comprensibili sull'impatto ambientale dei nostri prodotti digitali, il controllo di come vengono utilizzati i dati personali e con chi sono condivisi.

La firma della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali al più alto livello rispecchia l'impegno politico comune dell'UE e dei suoi Stati membri di promuovere e attuare questi principi in tutti gli ambiti della vita digitale e di conseguire gli obiettivi della bussola per il digitale 2030. La dichiarazione orienterà inoltre i lavori concreti relativi al programma strategico per il Decennio Digitale, il meccanismo di monitoraggio e cooperazione per conseguire gli obiettivi digitali comuni per la fine di questo decennio.

Per conseguire gli obiettivi del 2030 e garantire che la dichiarazione produca effetti concreti, la Commissione monitorerà i progressi compiuti e riferirà in proposito mediante la relazione annuale sullo "stato del decennio digitale".

La dichiarazione fungerà inoltre da guida per l'UE nelle sue relazioni internazionali su come definire una trasformazione digitale che metta al centro le persone e i diritti umani.

 
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