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TUTELA DEI DATI PERSONALI

Comitato europeo per la protezione dei dati personali: adottata la versione finale delle Raccomandazioni dopo la sentenza CGUE Schrems II.

Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali ha adottato una versione finale delle Raccomandazioni sulle misure supplementari che erano state adottate per la prima volta nel novembre 2020 a seguito della sentenza Schrems II della CGUE. Le Raccomandazioni mirano ad assistere i Titolari e Responsabili del trattamento che agiscono in qualità di esportatori di dati (dalla UE verso territori ed organizzazioni internazionali) nel loro dovere di identificare e attuare misure supplementari appropriate laddove necessarie nei Paesi di destinazione per garantire un livello di protezione sostanzialmente equivalente a quella vigente nella UE con il GDPR.

La versione finale delle raccomandazioni include diverse modifiche per rispondere ai commenti e ai feedback ricevuti durante la consultazione pubblica e pone un'attenzione particolare alle pratiche delle autorità pubbliche di un paese terzo.

Tra le principali modifiche vi sono: l'enfasi sull'importanza di esaminare le pratiche delle autorità pubbliche di paesi terzi nella valutazione giuridica degli esportatori per determinare se la legislazione e/o le pratiche del paese terzo incidano - in pratica - sull'efficacia dell'art. 46 del GDPR; la possibilità che l'esportatore consideri nella sua valutazione l'esperienza pratica dell'importatore, tra gli altri elementi e con alcuni avvertimenti; e il chiarimento che la legislazione del paese terzo di destinazione che consente alle sue autorità di accedere ai dati trasferiti, anche senza l'intervento dell'importatore, può anche incidere sull'efficacia dello strumento di trasferimento.

In merito alle nuove clausole contrattuali tipo per i trasferimenti internazionali recentemente pubblicate dalla Commissione Europea, le Raccomandazioni sono utili per verificare la clausola “Leggi e prassi locali che incidono sul rispetto delle Clausole” (Clausola 14 delle nuove SCC) e l'eventuale necessità di attuare misure integrative.

(Fonte: Rassegna Stampa del Comitato Europeo per la protezione dei dati personali - Sito web edpb.europa.eu  – Titolarità dei contenuti: Comitato Europeo per la protezione dei dati personali).
 
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