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TUTELA DEI DATI PERSONALI

Corte di Giustizia UE: condizioni data protection per consentire l'accesso ai tabulati telefonici.

Con la sentenza nella causa C-178/22 in tema di tutela della vita privata e perseguimento di reati gravi,  la Corte di Giustizia UE ha chiarito che il giudice incaricato di autorizzare l’accesso ai tabulati telefonici per identificare gli autori di un reato, per il cui perseguimento la legge nazionale prevede un tale accesso, deve poter rifiutare o limitare detto accesso.

Secondo la legge italiana, il delitto di furto aggravato fa parte dei reati che giustificano l’acquisizione di tabulati telefonici presso il fornitore di servizi di comunicazione elettronica, previa autorizzazione di un giudice. La Corte di giustizia UE ritiene che un accesso a tali tabulati possa essere concesso soltanto per i dati di persone sospettate di essere implicate in un reato grave, e precisa che spetta agli Stati membri definire i «reati gravi». Tuttavia, il giudice incaricato di autorizzare tale accesso deve poter rifiutare o limitare detto accesso qualora constati che l’ingerenza nei diritti fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali causata da un tale accesso è grave, mentre risulta manifestamente che il reato in questione non è grave alla luce delle condizioni sociali esistenti nello Stato membro interessato.
 
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