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Dal 12 novembre 2025 l’age verification diventa obbligatoria: pronti i requisiti Agcom, in arrivo lo standard UE.

Dal 12 novembre 2025 entra in vigore l’obbligo per i gestori di siti web e piattaforme che diffondono contenuti pornografici o erotici di implementare sistemi effettivi di verifica dell’età degli utenti. La misura, introdotta dall’articolo 13-bis della legge n. 159/2023 (“Decreto Caivano”) e disciplinata dalla delibera Agcom n. 96/25/CONS, mira a impedire l’accesso dei minori a contenuti per adulti attraverso procedure di accertamento preventivo dell’età. L’adempimento non potrà più essere assolto con un semplice banner o con l’autodichiarazione dell’utente: sarà necessario un sistema tecnico proporzionato e affidabile, conforme ai principi di privacy-by-design e minimizzazione dei dati, anche mediante l’uso di identità digitali, credenziali eIDAS o soluzioni certificate da AgID.

L’obbligo riguarda tanto i siti che offrono direttamente contenuti per adulti quanto le piattaforme di video-sharing ai sensi del Testo unico dei servizi di media audiovisivi. L’Agcom potrà intervenire con ordini di blocco dell’accesso o con sanzioni pecuniarie fino al 2% del fatturato in caso di inadempienza, prevedendo un iter di diffida e verifica dell’adeguamento. I gestori dovranno quindi selezionare fornitori tecnologici in grado di garantire l’effettività del controllo dell’età, aggiornare le proprie informative privacy, inserire clausole contrattuali che definiscano responsabilità e flussi di dati e conservare documentazione tecnica che dimostri la conformità dei sistemi utilizzati.

Sul piano europeo, la Commissione UE e la DG Connect stanno elaborando un quadro comune per la “age assurance”, destinato a definire standard interoperabili tra i diversi Stati membri e a distinguere tra sistemi di verifica e di stima dell’età, limitando l’uso di tecniche biometriche ai soli casi compatibili con l’AI Act. L’Agcom ha già previsto di adeguare la propria delibera alle future linee guida europee, così da assicurare un approccio armonizzato e rispettoso della tutela dei minori e della protezione dei dati personali.

Per gli operatori digitali italiani, i prossimi mesi rappresentano quindi la finestra operativa per scegliere le soluzioni tecniche, aggiornare policy e contratti e documentare le misure di conformità: un passaggio necessario per arrivare pronti all’appuntamento del 12 novembre, quando la verifica dell’età diventerà, finalmente, un obbligo giuridico e non più una buona intenzione.

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