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TUTELA DEI DATI PERSONALI

Garante privacy: se il lavoratore è irregolare, automaticamente i dati personali comunicati al dipendente in nero sono trattati illecitamente.

Importante provvedimento del Garante privacy che nell’ordinanza-ingiunzione 243/2024 ha affermato un principio dal rilevante impatto pratico: all’irregolarità del rapporto di lavoro corrisponde la violazione della privacy. Se difatti un lavoratore è irregolare non fa parte della struttura organizzativa del titolare del trattamento e non ha titolo per trattare i dati personali in qualità di autorizzato al trattamento. Il lavoratore irregolare è addirittura un terzo, al quale i dati sono comunicati indebitamente.

Dunque, oltre alle sanzioni lavoristiche, il lavoro in nero rischia di comportare anche le sanzioni per violazione della normativa sulla protezione dei dati personali.
 
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