TUTELA DEI DATI PERSONALI
Il Garante privacy irlandese chiede al Comitato europeo per la protezione dei dati personali di adottare un parere sull’utilizzo dei dati personali a scopo di addestramento dei modelli di Intel-ligenza Artificiale.
Oggi si è concluso il procedimento d’urgenza avviato dal Data Protection Commissioner dinanzi all'Alta Corte irlandese l'8 agosto 2024 contro X (ex Twitter) per il trattamento dei dati personali contenuti nei post pubblici degli utenti UE/SEE di X ai fini dell'addestramento della sua IA "Grok" (per la prima volta il Data Protection Commissioner irlandese ha avviato – quale Autorità capofila della UE – un’azione del genere, presso l’Alta Corte). X ha deciso di interrompere il trattamento dei dati personali, impegnandosi con uno specifico accordo con il DPC.
Più in generale, il DPC sta affrontando le questioni implicate dall’uso dei dati personali nei modelli di intelligenza artificiale in tutto il settore e in tale ambito ha presentato una richiesta di parere al Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDB) ai sensi dell'articolo 64, paragrafo 2, del GDPR. Tale richiesta ha lo scopo di stimolare la discussione e facilitare l'accordo, a livello di EDPB, su alcune delle questioni fondamentali che emergono nel contesto del trattamento ai fini dello sviluppo e dell'addestramento di un modello di IA, apportando in tal modo maggiore chiarezza in un settore complesso. Il parere invita l'EDPB a considerare, tra l'altro, la misura in cui i dati personali sono trattati nelle varie fasi dell'addestramento e del funzionamento di un modello di IA, compresi i dati di prima parte e di terzi, e la relativa questione di quali considerazioni particolari sorgano in relazione alla valutazione della base giuridica su cui si basa il titolare del trattamento per fondare tale trattamento.
Il DPC spera che il parere che ne deriverà consentirà una regolamentazione proattiva, efficace e coerente a livello europeo di questo settore in modo più ampio. Supporterà inoltre la gestione di una serie di reclami che sono stati presentati/trasmessi al DPC in relazione a una serie di diversi titolari del trattamento, per finalità connesse all'addestramento e allo sviluppo di vari modelli di intelligenza artificiale.
Più in generale, il DPC sta affrontando le questioni implicate dall’uso dei dati personali nei modelli di intelligenza artificiale in tutto il settore e in tale ambito ha presentato una richiesta di parere al Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDB) ai sensi dell'articolo 64, paragrafo 2, del GDPR. Tale richiesta ha lo scopo di stimolare la discussione e facilitare l'accordo, a livello di EDPB, su alcune delle questioni fondamentali che emergono nel contesto del trattamento ai fini dello sviluppo e dell'addestramento di un modello di IA, apportando in tal modo maggiore chiarezza in un settore complesso. Il parere invita l'EDPB a considerare, tra l'altro, la misura in cui i dati personali sono trattati nelle varie fasi dell'addestramento e del funzionamento di un modello di IA, compresi i dati di prima parte e di terzi, e la relativa questione di quali considerazioni particolari sorgano in relazione alla valutazione della base giuridica su cui si basa il titolare del trattamento per fondare tale trattamento.
Il DPC spera che il parere che ne deriverà consentirà una regolamentazione proattiva, efficace e coerente a livello europeo di questo settore in modo più ampio. Supporterà inoltre la gestione di una serie di reclami che sono stati presentati/trasmessi al DPC in relazione a una serie di diversi titolari del trattamento, per finalità connesse all'addestramento e allo sviluppo di vari modelli di intelligenza artificiale.