EU Comission releases the interoperability specifications for cross-border transmission chains between contact tracing apps”

Con il documento “Interoperability specifications for cross-border transmission chains between approved apps” (con le allegate Specifiche Tecniche per l’interoperabilità delle app di contact tracing) la Commissione UE ha stabilito le linee guida per far dialogare le varie app di contact tracing nazionali per chi si sposta all’interno di quei Paesi UE che hanno app di Key Exposure Notification già attive e sviluppate e che - soprattutto – hanno adottato il modello decentralizzato con l’API Google/Apple (attualmente sono: Finlandia, Portogallo, Svizzera, Austria, Polonia, Germania, Estonia, Lituania e Irlanda. No irremovibile invece da parte della Francia, mentre sono ancora da decifrare le mosse della Spagna. Nel Regno Unito si legge che prima del prossimo inverno non sarà rilasciata una app funzionante). Sarà creata una federazione europea di server (un gateway unitario) a cui i singoli backend nazionali (Sogei e Pago Pa per l’Italia, stando al decreto legge 28/2020) trasmetteranno i dati criptati e le altre informazioni di interesse (“COVID-keys”, Paesi di interesse, etc) anche di coloro che non viaggiano e che non si spostano dai confini nazionali. Nel documento si legge che la federazione/gateway unitario UE potrà essere data in gestione  ad un “trusted operator” da selezionare, che alla federazione di server potranno aderire “trusted non-EU countries” e che le app si scambieranno le informazioni su Paesi di origine e di destinazione.